Come si svolgono le paralimpiadi?
Ogni quattro anni si svolge un evento che tutti noi amiamo e che ci tiene attaccati allo schermo ininterrottamente per due settimane: le Olimpiadi. Atleti che si affrontano in sfide leggendarie, al limite della perfezione, provando a coronare il sogno della loro vita. Quello che forse meno persone sanno, è che poche settimane dopo i Giochi Olimpici, sia quelli tradizionale che quelli invernali, si tiene la stessa competizione con protagonisti atleti e atlete che competono in sfide altrettanto spettacolari e appassionanti, dovendo però affrontare anche la loro disabilità.
Le Paralimpiadi sono la massima manifestazione sportiva internazionale dedicata agli atleti con disabilità e vedono la partecipazione di migliaia di sportivi provenienti da tutto il mondo che si sfidano in diverse discipline sportive. In questo articolo scopriremo in che modo è nato e come funziona questo evento che riesce a dare il giusto spazio e visibilità ad atleti straordinari e con una forza di volontà fuori dal comune. Continua a leggere e scopriamo di più sulle Paralimpiadi.
Storia e origini dei Giochi paralimpici
Iniziamo riscoprendo brevemente la storia di questo evento sportivo. Le Paralimpiadi hanno origine nei Giochi di Stoke Mandeville, organizzati dal neurochirurgo Sir Ludwig Guttmann nel 1948 per i veterani della Seconda Guerra Mondiale con lesioni spinali. Tuttavia, questi Giochi prevedevano la partecipazione esclusiva di atleti britannici. Forse non tutti sanno che i primi Giochi Paralimpici ufficiali si svolsero in Italia, a Roma, nel 1960; con la partecipazione di circa 400 atleti provenienti da 23 paesi. Da quel momento, le Paralimpiadi sono diventate un evento internazionale e dallo svolgimento regolare, tenuto ogni quattro anni subito dopo le Olimpiadi. Nel 1976 sono stati inaugurati anche i Giochi Paralimpici Invernali.
I Giochi Paralimpici sono cresciuti in termini di numero di partecipanti e di sport praticati, includendo atleti con una vasta gamma di disabilità fisiche, intellettuali e sensoriali. L’International Paralympic Committee (IPC), fondato nel 1989, è responsabile dell’organizzazione e della gestione delle Paralimpiadi.
In Italia, questo evento sta riscontrando sempre più seguito nelle ultime edizioni, dovuto anche al fatto che la rappresentativa italiana mette in campo delle vere e proprie eccellenze dello sport paralimpico, soprattutto per quanto riguarda il nuoto, l’atletica e la scherma: Ambra Sabatini e Bebe Vio sono ormai diventate delle icone sportive italiane e delle vere e proprie celebrità grazie agli strepitosi risultati ottenuti.
Le discipline sportive paralimpiche
Vediamo ora più nel dettaglio gli sport che fanno parte di questa manifestazione sportiva. Il programma delle Paralimpiadi comprende un’ampia varietà di sport in continua espansione; perciò qui ne elencheremo solo alcuni, i più conosciuti.
Tra gli sport più popolari troviamo:
- Atletica leggera: gare di velocità, lancio e salto per atleti con diverse disabilità.
- Nuoto: gare di stile libero, dorso, rana e farfalla per atleti con disabilità fisiche e visive.
- Ciclismo: gare su strada e su pista per atleti con disabilità fisiche e visive.
- Basket in carrozzina: sport che riprende le regole del basket tradizionale, ma praticato su una sedia a rotelle.
- Tennis in carrozzina: lo svolgimento è identico a quello del tennis. Gare individuali o di coppia con atleti su una sedia a rotelle.
- Pallavolo seduta: un gioco di squadra simile alla pallavolo tradizionale, ma praticato da atleti seduti sul pavimento.
Tra gli sport inclusi nella versione invernale dei Giochi, invece, abbiamo:
- Sci alpino: discesa, super-g, slalom e slalom gigante per atleti con disabilità fisiche e visive.
- Sci di fondo: gare di sprint e lunghe distanze per atleti con disabilità fisiche e visive.
- Snowboard: gare di halfpipe e snowboardcross per atleti con disabilità fisiche.
- Biathlon: una combinazione di sci di fondo e tiro a segno per atleti con disabilità visive.
- Para ice hockey: una versione adattata dell’hockey, praticato su una slitta a due lame.
- Curling in carrozzina: uno sport di squadra simile al curling tradizionale, ma praticato da atleti seduti su una carrozzina.
Le categorie di disabilità delle Paralimpiadi
Gli atleti che partecipano a questa manifestazione sono classificati in diverse categorie di disabilità in base al tipo e alla gravità della loro disabilità; così da garantire delle gare eque e competitive tra atleti con livelli di disabilità simili. Anche all’interno della stessa disciplina, perciò, possono essere svolte più gare identiche, ognuna per una categoria di disabilità diversa. Essenzialmente si fa riferimento a tre categorie di disabilità:
- Disabilità fisica: comprende atleti con amputazioni, lesioni del midollo spinale e altre disabilità che limitano la mobilità degli arti.
- Disabilità visiva: che permette di partecipare ad atleti ipovedenti e non vedenti.
- Disabilità intellettiva: gare tra atleti con disabilità cognitive.
I prossimi Giochi Paralimpici
Le Paralimpiadi, come visto, rappresentano un importante simbolo di inclusione e superamento di stigmi e pregiudizi. Sono un’occasione per celebrare le abilità straordinarie degli atleti con disabilità e per dimostrare al mondo che, con impegno e tenacia, è possibile superare qualsiasi ostacolo. Le Paralimpiadi insegnano che la disabilità non è un limite, ma un’opportunità per dare il meglio di sé e per raggiungere grandi traguardi.
L’invito rivolto a tutti coloro che credono che questa competizione non possa appassionarli quanto i Giochi Olimpici è di seguire l’edizione che si terrà quest’anno, a fine agosto, per vedere con i loro occhi quanto sono formidabili questi atleti e le loro prestazioni.
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